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In viaggio con Brian Ruchti

Pubblicato: 08.05.2024

In che modo si possono trasmettere e suscitare emozioni come gioia, curiosità, tensione o sorpresa attraverso lo schermo? E come fare a trasformare gli eventi digitali in veri e propri successi? Abbiamo posto queste a altre domande a un esperto di eventi ibridi e virtuali di Berna: Brian Ruchti, CEO e cofondatore di Newsroom Communication.

Brian Ruchti ricopre diversi ruoli: imprenditore, esperto digitale, animatore a Radio Gelb-Schwarz, appassionato di tennis tavolo, amante degli spostamenti in bici e della birra artigianale, padre e bernese doc. Ma soprattutto, Brian è una persona che vive e lavora con grande passione e a cui piace mettersi in gioco. In piena crisi, il cofondatore e CEO di Newsroom Communication è stato subito in grado di trasformare il periodo difficile in un'opportunità. Insieme al suo team di 17 collaboratori, l'anno scorso si è specializzato in eventi virtuali e ibridi. Lo abbiamo accompagnato dal suo ufficio situato al Mattenhof al padiglione espositivo della BERNEXPO.

Brian, che cosa ti piace del tuo lavoro?

Mi piacciono molto le persone e la polivalenza. Non esiste una «giornata tipo», il mio lavoro è molto dinamico. In qualità di direttore assumo compiti strategici e devo ammettere che questo ruolo di guida mi piace molto. E poi a volte mi capita di calarmi anche nei panni di produttore, regista o animatore. Non più così spesso come un tempo, ma lo faccio ancora con immenso piacere. Lavorando in prima linea, sono molto vicino al mio team e ai prodotti che realizziamo.

Qual è l'aspetto che più sta a cuore a te e al tuo team in questo momento?

Il nostro settore di attività principale, ovvero la comunicazione dal vivo, è cambiato in modo significativo nell'ultimo anno. Tuttavia, siamo riusciti a compensare le perdite realizzando eventi ibridi e virtuali. Offriamo supporto ai nostri clienti dalla fase di ideazione a quella di produzione di eventi di piccole dimensioni, come assemblee generali, o di Town Hall Meeting con 5 000 collaboratrici e collaboratori. Ora le questioni che più ci preoccupano sono le seguenti: come fare a creare momenti di condivisione di emozioni anche quando non è possibile organizzare incontri ed eventi in presenza? Come si potrebbe inserire l'emozione nel mondo digitale?

«La situazione attuale presenta anche una grande opportunità, perché promuove l'innovazione e la creatività.»
Brian Ruchti

Secondo te, quali sono gli aspetti entusiasmanti degli eventi virtuali e ibridi?

Le possibilità tecniche, perché sono davvero immense. Personalmente sono affascinato dalla capacità di adattamento delle persone e dalla gioia che provano anche nei contatti virtuali. Mi colpisce molto osservare che gli organizzatori di eventi non si stiano arrendendo ma continuino imperterriti sulla strada intrapresa. E poi ammiro molto la loro creatività e capacità di innovazione e il fatto che sappiano sempre escogitare qualcosa di speciale per offrire ai partecipanti un'esperienza virtuale che ricorderanno con gioia.

Brian, quali eventi virtuali e ibridi è possibile organizzare a Berna?

Grazie a location come la sala per le fiere di BERNEXPO, il Kursaal, i locali del Wankdorf o il Gurten - Park im Grünen, Berna può ospitare una vasta gamma di eventi: dai webinar che possono essere realizzati in un piccolo studio con un team di due persone, a eventi di più grandi dimensioni per i quali viene allestito un vero e proprio screen setting. Il procedimento è molto simile a quello di una produzione televisiva, con un regista, alcuni cameramen e, naturalmente, dei collaboratori che si occupano della piattaforma e rispondono alle domande del pubblico.

Quale evento organizzato negli ultimi mesi ricordi con particolare piacere?

La messa in onda delle Giornate digitali svizzere è stata un grande successo. All'Erlacherhof abbiamo allestito due studi e da lì abbiamo trasmesso per due giorni le interviste, le tavole rotonde e le conferenze. Gli spettatori hanno potuto partecipare ai dibattiti in formato digitale e porre delle domande.

«Cosa rende Berna così interessante per l’organizzazione di eventi ibridi? Una buona rete di partner tecnologici, aziende e location con esperienza, la posizione nel cuore della Svizzera, le brevi distanze da percorrere durante gli spostamenti, il bilinguismo, una destinazione incredibilmente attrattiva e la cordialità della gente.»
Brian Ruchti

Alla conferenza ibrida sulle distillerie, durante la quale Newsroom Communication ha filmato un produttore di botti all’opera, hanno anche partecipato dei monaci. Negli ultimi anni per loro era impossibile spostarsi e quindi hanno apprezzato moltissimo la possibilità di assistere all’evento a distanza.

Brian, come descriveresti lo stile di vita bernese?

Berna offre il mix perfetto tra precisione e affidabilità svizzera e la sensazione di sentirsi in vacanza da qualche parte sulle rive del Meditarreneo, grazie alla presenza del fiume Aare. A noi bernesi piace molto lasciarci andare e goderci la vita. Ma nel contempo siamo anche persone molto affidabili che svolgono il loro lavoro con molta passione ed energia.

«Berna prospera grazie agli abitanti di Berna e alla buona collaborazione fra di loro. Mi piace il fatto che i bernesi siano ambiziosi, ma non rigidi o ostinati. E credo che questo sia il migliore connubio per ottenere successo.»
Brian Ruchti

Che cosa ti piace di Berna?

Mi piace nuotare nell’Aare, la grande cultura della birra, andare in bicicletta, la vista sulle Alpi e i bellissimi paesaggi. Ma ciò che apprezzo maggiormente sono le persone che vivono a Berna. Non credo ci sia un altro posto in Svizzera dove la gente abbia un cuore più grande e amichevole. Per me gli abitanti di Berna emanano grande calore.