Un grande palcoscenico per la cultura nerd: perché Berna è la location ideale per l'Herofest
Quello che iniziò con dimensioni ridotte nel 2017, ora è uno dei più grandi festival di videogiochi, cosplay e cultura fantasy della Svizzera. Stiamo parlando dell'Herofest. Dal 3 al 10 ottobre 2025, l'evento ospiterà un grande mercato medievale, concerti sinfonici e combattimenti tra robot. Il sito di Bernexpo accoglierà migliaia di appassionati. In questa intervista, il co-fondatore dell'Herofest, Cédric Schlosser, ci parla della grande passione che si cela dietro la manifestazione, del ruolo ricoperto da Berna e del fatto che tutti possono partecipare, anche senza travestimenti e controller in mano.
10 domande e 10 risposte
1. Che cosa significa per te l'Herofest?
Per me, l’Herofest rappresenta l’essenza di una community che nella vita quotidiana spesso rimane nell’ombra: persone appassionate di videogiochi, fantasy e cultura «nerd». Molte di loro si immergono ogni giorno in questo universo, ma vivono la loro passione in modo riservato. All’Herofest, 25 000 persone che condividono una passione si ritrovano per celebrarla insieme. Per me è la manifestazione più autentica della nostra scena a Berna, percepibile in ogni angolo dell’evento.
2: Che tipo di atmosfera si respira all’Herofest?
L’atmosfera è incredibilmente amichevole e lo si percepisce subito. Tutti partecipano per divertirsi insieme. Ricorda un po’ un festival musicale e si riconosce subito chi ne fa parte. Invece di fare festa, qui contano soprattutto la voglia di provare cose nuove e di vivere esperienze condivise. L’Herofest è un luogo dove gli hobby vengono vissuti con autentica passione e grande dedizione. L’ambiente è rilassato, ma allo stesso tempo permeato da una profonda serietà. Molti si travestono, entrano nei loro personaggi, mostrano con orgoglio i robot costruiti con le proprie mani o collezionano figurine. E poi si tratta di uno spazio sicuro. Ognuno può essere sé stesso, senza filtri. Che si tratti di un cosplay appariscente o di un hobby stravagante, durante questo evento non si viene mai derisi, ma piuttosto ammirati. Naturalmente ci sono anche momenti dedicati alla competizione. Nella «SwitzerLAN», con oltre 2300 PC, l’antagonismo è palpabile, così come nei tornei di «Magic», «Yu-Gi-Oh!» o «Pokémon». Ma per la maggior parte dei partecipanti conta soprattutto una cosa: condividere una bella esperienza.
3: Si dice che quest’anno l’Herofest sarà davvero speciale…
L’evento esiste dal 2017, ma nel 2025 raggiungerà dimensioni mai viste prima. Grazie alla nuova Festhalle, l’area a disposizione cresce di circa il 50%. Anche gli spazi esterni tra i padiglioni verranno animati. Tra le novità figura, fra le altre cose, un grande mercato medievale realizzato in collaborazione con il Greenfield Festival. Questa scenografia collega le diverse aree in modo unico e suggestivo. Siamo particolarmente orgogliosi del nuovo format musicale: venerdì e sabato, una parte della nuova Festhalle ospiterà due grandi concerti. Sul palco salirà l’orchestra sinfonica Helvetic Pik di Losanna, che eseguirà musiche originali di «World of Warcraft». Il compositore arriverà appositamente dagli Stati Uniti. Dal Giappone, invece, giungerà una rock band specializzata in colonne sonore di videogiochi, con un focus sui classici Nintendo come «Donkey Kong».
Concerti di questo tipo stanno riscuotendo grande successo in tutta la Svizzera, ad esempio al KKL di Lucerna o all’Hallenstadion di Zurigo. A Berna mancava un’offerta simile, lacuna che oggi l’Herofest è in grado di colmare, proponendo esperienze variegate durante il giorno e un finale musicale carico di emozioni la sera.
Torna l’Herofest all’insegna del motto «bigger, better, stronger». Dal 3 al 5 ottobre 2025, Bernexpo si trasforma in palcoscenico per cosplay, gaming, e-sport e cultura fantasy. Con un’area ampliata, un mercato medievale di 3000 metri quadrati e, per la prima volta, concerti esclusivi, l’Herofest promette un weekend ricco di emozioni a fan sfegatati e curiosi alle prime armi.
4: Perché Berna è il luogo ideale per ospitare questo tipo di evento?
La posizione è fondamentale. Berna si trova nel «cuore» della Svizzera e questo facilita non solo l’arrivo dei partecipanti, ma anche gli scambi culturali. Anche nel mondo del gaming e della fantasy spesso la Romandia e la Svizzera tedesca si muovono su piani diversi e l’Herofest è in grado di riunire entrambe le regioni linguistiche.
A tutto questo si aggiunge lo scenario: il centro storico, l’atmosfera d’altri tempi: Berna sembra fatta su misura per celebrare elementi come fantasy, cosplay e medioevo. Non è adatta solo dal profilo pratico, ma anche dal punto di vista dell’atmosfera.
E chi osserva più da vicino nota un altro dettaglio: Berna è anche un polo tecnologico. Settori come la medtech, l’informatica e l’ingegneria sono fortemente rappresentati e molti visitatori dell’Herofest lavorano proprio in questi ambiti. Anche per questo, la città federale è il luogo perfetto per ospitare questo evento.
5: Cosa rende l’area di Bernexpo la location ideale per voi?
Uno dei grandi punti di forza è sicuramente la nuova Festhalle, che offre molto più spazio. Crescere è possibile solo se anche le infrastrutture riescono a tenere il passo. Senza spazio, gli eventi si fermano. Il nuovo padiglione ci apre molte possibilità. Un elemento fondamentale per noi è il Cube, provvisto di un palco fisso e di un enorme schermo LED. Si tratta di una vera e propria svolta per la pianificazione dell'Herofest. Negli anni scorsi, dovevamo allestire palchi complessi nel padiglione principale e poi smontare tutto o mettere in sicurezza l’area ogni sera. Ora possiamo utilizzare separatamente il Cube, che può ospitare fino a 1200 persone ed è dunque il luogo perfetto per i nostri concerti serali. Non ci serve un’arena, ma un contesto adatto e suggestivo.
Un altro vantaggio è sicuramente lo spazio esterno tra i padiglioni, che crea un passaggio naturale dalla Festhalle verso l’edificio situato di fronte. Racconto un dettaglio divertente: inizialmente in quel luogo avevamo previsto una scenografia fantasy con una foresta oscura. Sulle visualizzazioni sembrava perfetta. In realtà, però, lì ci sono solo alberelli giovani e non c’è alcuna traccia di ombra. Per una vera foresta non ci siamo ancora. Ma chissà: forse tra 15 anni nascerà un vero e proprio bosco incantato.
6: Quanto è importante la vicinanza con il centro storico e le infrastrutture cittadine per il vostro evento?
Le distanze brevi di Berna sono sicuramente un vantaggio. Anche se i lavori in corso sul ponte Kornhaus comportano alcune restrizioni, in generale la struttura compatta della città per noi rappresenta un vero tornaconto. Per i cosplayer, in particolare, il centro storico è un vero punto di forza. Chi si traveste con costumi elaborati ama anche immortalarli e i vicoli storici di Berna rappresentano lo sfondo ideale per scattare foto indimenticabili. Molti ne approfittano anche per fare un giro in città prima o dopo l’Herofest. C’è anche chi tende a fermarsi più a lungo per esplorare la città a ridosso del festival. Inoltre, la vicinanza con ottimi ristoranti è un altro punto a favore.
Uno degli obiettivi dell’Herofest è quello di prolungare il soggiorno a Berna di qualche giorno. Grazie a «SwitzerLAN» questo sogno è già realtà: circa 2000 partecipanti pernottano in città per quattro giorni. Sviluppando ulteriormente l’Herofest vorremmo rafforzare questo aspetto e trasformare il festival in un’esperienza che va ben oltre una singola giornata.
7. Che ruolo assume Berna per voi in un’ottica di rafforzamento della community e radicamento della scena?
Un ruolo piuttosto importante. A Berna ci sono numerosi punti d’incontro che animano la nostra scena durante tutto l’anno: la «Zockbar» nella Marktgasse, l’«Erupt» presso la stazione, oppure luoghi come la «Zwergenschmiede» e il «Drachennest», quest’ultimo rappresenta una vera e propria istituzione per gli appassionati di pen-and-paper, giochi da tavolo e figurine da collezione. Tutto ciò dimostra che la scena è viva e ben radicata a Berna.
Sebbene l’Herofest stia diventando sempre più nazionale, Berna resta la nostra base. Una grande fetta di visitatori proviene dal Canton Berna. Non abbiamo dati precisi sulla suddivisione tra città e Cantone, ma tra i circa 25 000 partecipanti (numero che forse quest’anno raggiungerà le 30 000 unità), una quota significativa è domiciliata nella regione.
Attualmente, circa il 95% dei visitatori proviene dalla Svizzera, gli ospiti internazionali sono ancora un’eccezione. Chi giunge da più lontano fa generalmente parte della community più «sfegatata». A lungo termine, l’obiettivo è di coinvolgere sempre più partecipanti da altri centri urbani come Basilea, Zurigo, Lucerna, Losanna e Friburgo.
8. Quali sono le sfide più grandi che comporta l’organizzazione di un evento di queste dimensioni?
La sfida principale è, senza dubbio, offrire ogni anno qualcosa di nuovo e coinvolgente ai visitatori. Da un lato, servono espositori e attrazioni estremamente interessanti. Dall’altro, invece, occorre continuare a entusiasmare la community, anche coloro che hanno già partecipato più volte. Dobbiamo fare in modo che queste persone riflettano nel modo seguente: «ci sono stato già tre volte e quest’anno ci torno nuovamente con grande piacere».
A questo si aggiunge – come per ogni tipo di evento – la questione del budget. Molti problemi si potrebbero risolvere con maggiori risorse. Ma più il budget è limitato, più anche i piccoli dettagli diventano ostacoli reali. È una situazione che ogni organizzatore conosce bene. A volte ci piacerebbe ricevere un po’ più di supporto da parte delle autorità per realizzare i nostri progetti. Nel 2025 abbiamo un programma particolarmente variato, ricco di momenti salienti, come ad esempio uno dei primi grandi camp dedicati alla robotica, con studenti che presenteranno macchine sviluppate da loro stessi. Ma è una vera lotta riuscire ad attirare l’attenzione in mezzo a un’offerta infinita di attività per il tempo libero…
9. Dove vorreste che vi conduca questo viaggio? Quali sono i vostri obiettivi?
Il nostro obiettivo è chiaro: vogliamo concentrarci completamente sull’esperienza dal vivo. Ogni anno deve succedere qualcosa di sorprendente, qualcosa di davvero straordinario, qualcosa che resti ben impresso nella memoria. Vogliamo raggiungere il tutto esaurito a ogni edizione. Non puntiamo a una crescita infinita. La nostra priorità è la qualità, non la quantità. E desideriamo che i visitatori tornino a casa con il sorriso sulle labbra. La nostra visione è che le persone acquistino il biglietto perché sanno che l’Herofest mantiene sempre le promesse. La community è esigente, e questo è una cosa positiva. È proprio questa aspetto che ci sprona ad andare avanti. Proprio come accade con una tappa di Tomorrowland o uno show di Defqon1: la gente sa già prima che inizi che sarà spettacolare, anche se non ha idea di cosa l’aspetta. E noi vogliamo creare questa attesa carica di emozione.
10. L’Herofest è adatto anche a chi non si considera parte della scena?
Assolutamente sì. La community è aperta, calorosa e accogliente. Certo, a creare l’atmosfera sono i più appassionati, ma una grande fetta dei visitatori sono persone «normali», che hanno semplicemente voglia di provare qualcosa di nuovo. La domenica, ad esempio, si svolge il Family Day, a cui anche coppie o gruppi di amici senza alcun legame con il nostro mondo sono i benvenuti. La cosa migliore è che in loco si possono provare gratuitamente quasi tutte le attrazioni: videogiochi, stand creativi o spettacoli. Ci sono veramente tante cose da scoprire. Nintendo sarà presente con uno stand importante, insieme a oltre 70 artisti e circa 30 Game Studios svizzeri. Di cose da fare e vedere ce n’è per tutti, nonni compresi!
Alcuni potrebbero sentirsi un po’ intimoriti. Ma in realtà è come visitare la tenda dei cavalli alla BEA: anche se non cavalchi, ti diverti comunque ad ammirare gli animali. All’Herofest è la stessa cosa: non serve essere dei «nerd» per divertirsi con i robot.
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