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Una persona con una maschera tradizionale in una sfilata notturna, circondata da spettatori, crea un'atmosfera misteriosa e culturalmente ricca.

Achetringele Laupen

L’Achetringele è l’evento tradizionale di Laupen. Dopo il suono dell’ultima campana alle ore 20:00, figure «gfürchigi» (spaventose) sfilano per le strade strette con molto rumore e maschere spettacolari. Il motivo: scacciare gli spiriti maligni dalla cittadina.

31December 2024
TOP-EVENT

La notte di Capodanno, un corteo di figure selvagge si snoda per i vicoli di Laupen. Come vuole l’usanza, a guidarla sono i giovani «Bäsemanne» dotati di scope di ginepro dal manico lungo e di maschere di legno «gfürchige» (spaventose). I «Glöggeler», vestiti di bianco, fanno oscillare in aria campanelli e scherzi e i «Blaateremannli» trasportano vesciche di maiale piene d’aria. In cinque piazze selezionate della città, tra cui Läubliplatz e Bärenplatz, il capo recita un verso di Capodanno in rima che include un augurio per il nuovo anno. Dopo la sfilata, le maschere vengono tolte e può iniziare la caccia alle «Söiblatere» (vesciche di maiale) gonfiate. Lo spettacolo rumoroso è difficile da descrivere e va vissuto in prima persona.

L’origine dell’«Achetringele» - che significa «suonare giù» - risale probabilmente alle celebrazioni germaniche del solstizio d’inverno. Un tempo l’usanza era usata per scacciare gli spiriti maligni, ma oggi è una festa popolare e divertente. La contraddizione tra la processione civilizzata di oggi e la caccia selvaggia del passato evidenzia l’evoluzione di questa usanza nel tempo. Quest’anno si celebra la 101ª edizione dell’evento. Ulteriori immagini, informazioni e anche una vendita di salti sono disponibili sul sito web dell’evento.

Se volete assistere di persona alla processione tradizionale, recatevi a Laupen il 31 dicembre. La processione inizia alle ore 20:00 al Castello di Laupen. Importante: a causa di un cantiere nel centro di Laupen, il percorso di quest’anno si discosta leggermente da quello originale.

«Das alte Jahr nimmt hüt es Änd, jetzt gäht enanderen alli d’Händ, tüet uuf es jedes Feischter, löht uus die böse Geischter, mir zieh mit Lärm vo Huus zu Huus u jage se zum Stedtli uus! Hujuu! Im neue Jahr viel Glück u Säge, Gsundheit un es längs zääjs Läbe, z’Ässe gnue u z’Wärche gnue u jedem Meitschi e Schatz derzue, das tüe mir allne wünsche! Hujuu!»
Il detto di Capodanno del «Bäsemanne»