Marjan Osvald, Unione Postale Universale

Articolo pubblicato nell'infolettera di aprile 2023.

Attualmente ci sono diversi progetti che rivestono la massima importanza per l’UPU. Se dovessi sceglierne uno, sarebbe l’organizzazione del Congresso straordinario dell’UPU, che si terrà in ottobre in Arabia Saudita. Questo evento riunirà oltre 800 partecipanti provenienti da 192 Paesi membri per decidere come e in che misura l’organizzazione si aprirà ad altri operatori del settore.

Insieme al direttore generale dell’UPU, Masahiko Metoki, dirigo l’Ufficio internazionale dell’UPU con 260 dipendenti. In media, una normale giornata lavorativa è piena di incontri e visite di persone provenienti da tutto il mondo. Mi rende estremamente felice e orgoglioso il fatto di poter aiutare e contribuire a migliorare la comunicazione tra le persone e a facilitare il flusso delle merci.

Abbiamo dovuto sbrigare tutta una serie di formalità, ma ciò che ci ha sorpreso di più sono stati i contratti per l’uso della lavatrice, per non parlare dei contratti riguardanti gli spazi in comune!

Inoltre ho scoperto che quando si lavora a tempo pieno in Svizzera e si hanno figli piccoli, gestire le giornate è un’arte sopraffina.

Molte cose. A prima vista, la vita sembra piuttosto lenta, quasi noiosa. Ma alla fine tutto è molto efficiente e, soprattutto, perfettamente organizzato. Le responsabilità sono chiaramente definite. Le persone sembrano un po’ più riservate, ma in realtà sono molto cordiali. Ammiro molto l’eccellente comunicazione tra le autorità locali e la popolazione.

Mi piace viaggiare in treno e sono favorevole a «bandire» le auto dalla città. Credo che Berna possa essere un buon esempio di mobilità urbana sostenibile per il resto del mondo. Allo stesso tempo, mi sorprende che gli automobilisti seguano le regole della strada per proteggere pedoni e ciclisti. Vado spesso in bicicletta con un rimorchio speciale per i bambini e sono impressionato dalla rete ciclabile di Berna.

Quando posso, esco sulla terrazza del nostro edificio in Weltpoststrasse 4, da cui si gode la più bella vista sulle montagne e sulla campagna bernese. Io e la mia famiglia amiamo trascorrere il tempo sul Gurten. I nostri figli adorano il trenino in miniatura e mia moglie ed io ci godiamo la splendida vista e la tranquillità.

Siamo uniti dall’amore per la natura, le montagne e i fiumi. In Slovenia, a maggio si può sciare sulle piste da sci al mattino e nuotare nel Mare Adriatico nel pomeriggio. Abbiamo un’eccellente infrastruttura montana, il che significa sentieri di montagna ben segnalati e rifugi di eccezionale bellezza. Ci piace sottolineare che la Slovenia si trova «sul lato soleggiato delle Alpi».

Entrambe le nazioni hanno la passione per lo sci. Vreni Schneider, ad esempio, è una vera e propria icona a Maribor. L’anno prossimo celebreremo il 60° anniversario della gara di Coppa del Mondo di sci femminile, nota anche come «Volpe d’oro».

La Slovenia è molto simile alla Svizzera. Forse la vita nel mio Paese è un po’ più «rumorosa» e la gente sembra divertirsi di più. La Slovenia è nota per i suoi ottimi vini, quindi la gente tende a bere più vino di quanto non si faccia qui. Quando io e i miei amici ci incontriamo al ristorante, spesso «litighiamo» perché qualcuno vuole sempre pagare tutti i giri. In altre parole, noi preferiamo spendere, mentre gli svizzeri preferiscono risparmiare.

Prima di tutto, vorrei riuscire a nuotare lungo l’Aare e nei laghi svizzeri. Quando i nostri figli saranno più grandi, nei fine settimana esploreremo la Svizzera in treno.

Non mettetevi pressione ma prendetevela comoda.

Albert Einstein è stato ed è senza dubbio il fisico più influente di tutti i tempi. È interessante notare che nonostante sia nato in Germania, sia diventato famoso in Svizzera e deceduto negli Stati Uniti. Paul è nato in Svizzera, ha vissuto in Germania ed è morto in Svizzera, ma non era cittadino svizzero. Essendo un grande fan del Bauhaus, tuttavia, sceglierei Paul Klee.

Da bambino a scuola ho imparato prima il tedesco e poi l’inglese. Amo molto la lingua tedesca, ma a dire il vero lascio lo svizzerotedesco ai miei due figli, che nell’ultimo anno l’hanno quasi imparato.

Hissa ALOTAIBA , Ambasciatrice degli Emirati Arabi Uniti

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